in

Come sapere se un’azienda è sostenibile? Con la certificazione B Corp

Se ti piace mangiare con una coscienza “eco”, devi scegliere aziende certificate. Pasticceria Filippi ha iniziato un percorso di sostenibilità nel 2016, che ora prosegue con successo con l’adozione di nuove misure per ridurre l’impatto ambientale e aumentare il benessere dei lavoratori.

Ormai l’abbiamo compreso. Non c’è più tempo da perdere. Occorre assumere, anche individualmente, comportamenti più sostenibili per mantenere in salute il nostro Pianeta. La consapevolezza ambientale acquisita ci porta a voler conoscere le modalità di produzione di ciò che mangiamo. Non solo. Cominciamo anche a volere sapere se i lavoratori che producono ciò che mettiamo in tavola lo fanno in condizioni adeguate. Sembra facile, in realtà è più complesso di quello che pensiamo. Spesso le catene di produzione rendono difficile conoscere con esattezza l’origine di ogni ingrediente e ogni fase del processo di lavorazione. Come sapere se un’azienda è sostenibile? Leggere bene le etichette, cercare informazioni sull’azienda sono una buona regola. Chi non ha paura di cadere nella trappola del greenwhashing, quella pratica che diffonde un messaggio di impegno e preoccupazione per l’ambiente, per poi fare il contrario nella pratica? Per evitare questo pericolo ci aiutano le certificazioni.

Come sapere se un’azienda è sostenibile?

Perché un marchio sia considerato sostenibile, non basta che si dichiari tale. È importante disporre delle certificazioni necessarie da parte di enti e organizzazioni indipendenti. Una di queste è la certificazione B Corp. La certificazione B Corp ha lo scopo di misurare concretamente il livello di sostenibilità sociale e ambientale di ciascuna azienda. Il sistema di calcolo si basa sul B Impact Assessment, un questionario di analisi che si applica a tutte le aree aziendali e sulla valutazione esterna da parte di personale qualificato. Negli ultimi anni il movimento B Corp si è allargato oltre i confini americani e, per rendere il sistema di certificazione più globale, nel 2022 B Lab ha ridefinito alcuni parametri di calcolo del punteggio.

Pasticceria Filippi, una B Corp da oltre 100 punti

Le colombe di pasticceria Filippi

Per Pasticceria Filippi la sostenibilità non è solo un concetto, ma un ethos fondamentale della azienda, così come la qualità, la comunità e l’innovazione. “Da sempre in azienda siamo attenti alle persone e all’ambiente che ci circonda – dichiara Andrea Filippi, co-titolare di Pasticceria Filippi assieme al fratello Lorenzo –. Per questo nel 2016 abbiamo deciso di intraprendere il percorso per diventare una B Corp lavorando costantemente per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la governance e il welfare aziendale. Con la revisione dei parametri il nostro punteggio è sceso, ma ci siamo rimboccati le maniche per raggiungere i nuovi obiettivi, a partire dall’analisi delle procedure e delle attività. Nel farlo abbiamo coinvolto attivamente tutti i dipendenti per definire una strategia aziendale in linea con la nostra mission e con le esigenze dei lavoratori. In un anno siamo passati da un punteggio di 82,9 a 100,4: un risultato che ci riempie di soddisfazione, frutto di un continuo lavoro basato su valori solidi”. Pasticceri Filippi è un’azienda che ha scelto di stare lontana dalle tendenze, preferendo seguire uno stile e una propria filosofia riconoscibile.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

oltre la costa smeralda

Oltre la Costa Smeralda: luoghi da scoprire in Gallura

Food&Wine Tourism Forum

Food&Wine Tourism Forum: l’edizione 2023 sul futuro del turismo