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Caviro: dal Bilancio di Sostenibilità al lancio di Innesti

Oggi molti parlano di sostenibilità, ma quanti la sostengono quotidianamente? Caviro lo fa con il Bilancio di Sostenibilità. Non solo: lancia l’e-magazine Innesti

Non esiste un piano B, perché non esiste un Pianeta B

Al Teatro Franco Parenti di Milano, luogo che richiama immediatamente la parola cultura, è stato presentato dal Gruppo cooperativo CAVIRO, il secondo Bilancio di Sostenibilità, uno strumento che serve a dare maggiore evidenza a quegli aspetti che spesso qui non sono evidenziati.  Caviro è la più grande cantina d’Italia, con 27 cantine sociali, 12.400 viticoltori in 7 regioni d’Italia (Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia), 36.300 ettari di superficie vitata, 615 mila tonnellate di uva (pari al 9% dell’intera produzione nazionale), per una produzione di 195 milioni di litri di vino. Si tratta del più grande vigneto d’Italia, una cooperativa a cui recentemente è stato assegnato il “Premio Impresa Ambiente 2020”.

Un modello di economia circolare: “Dalla Vigna alla Vigna”

Il motto del gruppo Caviro è fare le cose vecchie in modo nuovo

Il motivo di un Bilancio della Sostenibilità? Lo spiega il Presidente del gruppo Caviro Carlo Dalmonte: “Vogliamo disegnare il futuro. Siamo nati nel 1966 a Faenza ,in Emilia Romagna ,per valorizzare le uve dei nostri viticoltori. Oggi siamo leader nella produzione di vino e nel recupero dei sottoprodotti dell’uva. Il nostro obiettivo è quello di creare un nuovo modello d’impresa, consapevoli che essere veramente sostenibili non è facile. Soprattutto se questa politica deve generare business”. Il gruppo Caviro ha messo sul mercato, grazie alla sua politica volta ad eliminare ogni spreco, fertilizzanti, alcol, acido  tartarico, energia verde. Un percorso virtuoso che ha inizio nella vigna per tornarci

Ma vediamo in sintesi i numeri del Bilancio:

  • 555 mila tonnellate annue di scarti agroindustriali processati;
  • +99% quota di recupero e valorizzazione degli scarti;
  • totale autosufficienza energetica: 100% energia elettrica utilizzata dal gruppo è verde, autoprodotta da fonti rinnovabili, certificata con G.O. (garanzia d’origine) dal GSEgestore servizi energetici, e distribuita tramite il consorzio risorse energetiche;
  • 000 tonnellate di CO2di origine fossile risparmiate all’ambiente.

Sostenibilità, green economy in nome dell’economia circolare

Un’idea di sostenibilità a tutto tondo che si evince nell’allineamento all’Agenda ONU 2030, cui il Gruppo dedica ogni giorno energia e risorse, esercitando un’azione concreta e tangibile su ben sette dei suoi obiettivi. Caviro, che è una cooperativa agricola, ha nel DNA il valore della persona e della sostenibilità. E così l’essere sostenibili non è una modalità, ma un valore. É la dimostrazione che si può fare business facendo un’economia circolare  in nome dei seguenti valori:

  • tutela dell’ambiente
  • innovazione
  • massimo impiego delle risorse
  • impegno per una crescita eticamente sostenibile del territorio

Vino e cultura: e-magazine Innesti

Un’altra chicca di Caviro è Innesti, una rivista on line, dove esperti che hanno saperi diversi “si contaminano”, scambiandosi idee, progetti, testimonianze, consigli e tendenze sul tema della responsabilità ambientale, sociale ed economica, declinata in quattro canali tematici:

  •  cibo
  • natura
  •  cultura
  • stili di vita

Da dove nasce innovazione, bellezza e futuro? Solo dalla contaminazione. E Innesti, con il suo ambizioso progetto, vuole porre le basi per una società migliore. Il progetto, che vuole creare  un “luogo d’ispirazione”, è nato un anno fa durante la pandemia e  la sua sfida è creare contenuti legati al tema della sostenibilità, un tema che spesso rischia di essere trattato con tecnicismi o ridotto a banalità. Un progetto corale ed inclusivo, mai autoreferenziale. Lo stesso nome dell’e-mag  richiama l’innesto, tecnica contadina usata da secoli per migliorare e fortificare la pianta attraverso l’inserimento di un’altra, della stessa specie o di specie differenti. Proprio per questo  si raccontano storie di sostenibilità narrate da tanti collaboratori. Il tema della prima uscita è ‘Imprevedibilità’, mentre il secondo affronta la difficile questione degli ‘Equilibri’ e il terzo tratta la ‘Visione’.

Gli articoli sono arricchiti da immagini e fotografie reali, originali, frutto di un’attenta ricerca iconografica. I contributi visivi riflettono sempre l’unicità della storia narrata, per intervallare piacevolmente la lettura e rendere più chiaro il messaggio.

Rivista a cadenza trimestrale sfogliabile qui: Innesti

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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