La carne rossa fa male? Oibò stiamo assistendo a un rivolgimento inaspettato. Il riscatto della carne rossa: non farebbe più male. Come sempre forse è meglio rifuggire dalle posizioni radicali.
Il riscatto della carne rossa: non farebbe più male
Uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, pubblicata dall’American College of Physicians sostiene che la carne rossa è stata ingiustamente demonizzata ed esclusa dalle nostre diete. Non ci sarebbero prove della relazione tra carne rossa, tumori e malattie cardiovascolari. La ricerca è stata portata avanti da un team di 14 ricercatori di 7 paesi. L’analisi è stata svolta in maniera indipendente, ovvero senza finanziamenti esterni, senza conflitti di interesse.
Consumare poca carne rossa e affettati come prescritto dalle linee guida dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) di Lione, agenzia dell’Oms, è un consiglio da seguire senza arrivare all’eliminazione.
3 porzioni a settimana di carne rossa, circa 500 grammi complessivi per un adulto, non farebbero male, anzi contribuirebbero a fornire il giusto apporto proteico. Sugli affettati ci sarebbero meno studi e dunque minori consigli. Vale la regola della moderazione.
Naturalmente la rivendicazione della salubrità della carne rossa ha sollevato numerose proteste. Si è contestata la ricerca basata su dati raccolti da racconti di persone che, con un elevato margine di rischio, descrivono la loro dieta quotidiana. Si preferisce in genere osservare per eliminare errori. Mancherebbe poi una valutazione sull’impatto ambientale degli allevamenti di carne rossa. Effetti indesiderati da non sottovalutare! Ridurre il consumo di carne rossa, inserendo nella nostra dieta più legumi, aiuta a ridurre i gas serra, responsabili dei cambiamenti climatici. Ultima accusa: si prende in esame un solo ingrediente, scorporandolo da un contesto complessivo.
Che dire? Il dibattito è aperto, ma intanto il consumatore è disorientato.
Un altro mito da sfatare: non serve scongelare la carne prima di cuocerla
Anzi se non la scongeliamo è ancora più buona. Non lo diciamo noi, ma diversi chef ed esperti di cucina. Perchè non anfrebbe scongelata? Per non farle perdere troppi liquidi e per non farla rinsecchire. Si prende la bistecca e la si mette in padella, badando a tenere il fuoco molto alto. Per una bistecca al sangue gli chef consigliano una temperatura di 250°C. La parte esterna, sottoposta ad alta temperatura, proteggerà quella interna.
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