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Cibo, territorio e Covid. Il dibattito è aperto

Premessa. Un bisogno di consumi infinito in un mondo con risorse finite

cibo, territorio, Adriano FacchiniContinuiamo nei nostri contatti per comprendere il significato più profondo di questa crisi. Abbiamo chiesto il parere, questa volta a Adriano Facchini, esperto di marketing territoriale ed agronomo: ecco il suo pensiero.

“Sicuramente quella del 2020 sarà la crisi più pesante dall’ultimo conflitto mondiale, anche se è ancora presto per poter fare un vero bilancio, ma ha avuto il merito di avere sollevato il velo sulla fragilità di un modello economico ispirato da un bisogno di consumi infinito in un mondo con risorse finite, molte delle quali non più rinnovabili.

Un modello che ha prodotto enormi disuguaglianze, disoccupazione ed inquinamento riuscendo addirittura a modificare, ed in modo peggiorativo, lo stesso clima. Un modello troppo semplificativo in un pianeta regolato da meccanismi molto complessi, e tutto ora sembra ritorgersi contro. La stessa pandemia, che ancora stiamo vivendo, non è altro che un enorme problema ambientale con conseguenze sanitarie devastanti sull’uomo.

L’inquinamento e la selvaggia semplificazione ambientale (deforestazione in primis) hanno portato questi microrganismi, geneticamente molto più forti di noi perché abitano il pianeta da oltre tre miliardi di anni a reagire per sopravvivere”.

In cantiere un altro modello “sostenibile” sia sotto il profilo economico che sociale e ambientale

“L’uomo non può vivere senza la natura, ma la natura potrebbe vivere benissimo senza la presenza devastante dell’uomo. Occorre mettere in cantiere, e da subito, un altro modello, che sia “sostenibile” sia sotto il profilo economico che sociale e ambientale. Un modello con nuove regole, anche per l’economia e la finanza predatorie, che in pochi anni hanno concentrato la ricchezza nelle mani dell’1% delle persone, lasciando il 99% in balia degli eventi. Un modello guidato dal buon senso, dalla conoscenza e dal coinvolgimento della gente, con meno slogan disuguaglianze e conflittualità”.

Cibo e territorio si sposano con il senso di comunità e di solidarietà

In pratica occorre ripartire dai micromodelli locali, recuperando il senso di comunità e di solidarietà. Agopunture Locali ed Agopunture Urbane. Cibo e territorio avranno un ruolo fondamentale per recuperare, i valori veri di quella parte buona della società basata sul senso di comunità, sul rispetto del territorio e delle sue tradizioni che contribuiscono a renderlo unico. Il modello di un tempo che un consumismo troppo frettoloso ha rottamato, sostituendolo con un individualismo, che ora la crisi ha declinato in solitudine, angoscia e disperazione.

Unica nota positiva da registrare è che fortunatamente la generazione Z, quella di Greta Thunberg per intenderci sembra avere pienamente compreso, diventando anche attivista con i suoi “Friday for Future”.

 

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