in

Alla scoperta di Bivongi, il paese della longevità (qui vivi 100 anni!)

Vuoi invecchiare sano, pieno di gioia di vivere e buona energia? Vai a Bivongi in Calabria

Bivongi ha tutte le caratteristiche necessarie per vivere a lungo: la ruralità che consente un’alimentazione sana e una vita semplice

Vuoi invecchiare sano, felice e con buona energia? Chi direbbe di no? Fortunatamente, di può. Basta andare a Bivongi, in Calabria

Vi porto a conoscere Bivongi, un piccolo comune della Locride famoso per essere il paese della longevità. Conta infatti un record: il numero dei centenari. Un primato mondiale condiviso solo con l’isola di Okinawa in Giappone. Il segreto? Il clima, la serenità e il buon cibo. Qui arrivano in molti per scoprire i segreti per raggiungere in salute la boa dei 100 anni.

Bivongi: il paese della longevità. Il segreto? Il buon cibo, le relazioni sociali, no stress, il movimento lento ma costante, il rispetto della natura

Bivongi è un puntino piccolo piccolo sulla cartina dell’Italia. Eppure qui la gente sembra dimenticarsi di morire. Forse riescono a sfuggirle  perchè non si sono fatti incantare dai falsi miti della globalizzazione e della società dei consumi. Oltre a un buon rapporto con il tempo che lasciano scorrere seguendo i suoi ritmi, gli abitanti di Bivongi seguono una dieta sana fatta di cibi genuini con la consapevolezza della necessità di vivere in pace con se stessi e con ciò che ci circonda.

Bivongi

Questi centenari hanno in comune la cura dell’orto, una cucina sana e il mantenimento dei legami sociali. I pasti sono spesso a base di ortaggi, in particolare fagioli associati a cereali. Non manca la carne, ma consumata un paio di volte alla settimana. In particolare la carne o i salumi ottenuti dal suino nero dell’Aspromonte. Ma soprattutto non mangiano mai soli. I pasti sono condivisi con parenti o amici.

La longevità è nelle nostre mani

Queste aree remote non hanno conosciuto le invasioni dei prodotti industriali. Il cibo è locale, stagionale e spesso fatto in casa. All’età di 90 anni ci sono contadini che coltivano ancora il loro orto e che non sanno che cosa sia un pesticida!

Curare l’orto, cucinare, chiacchierare sono potenti anti -stress. Contrariamente a tante zone qui non c’è l’incubo della redditività, dell’accelerazione, del volere sempre di più. Inoltre lo stile di vira sedentario è ignorato. Il paese si inerpica su strade ripide. Qui non si fa jogging, ma si cammina!

I segreti di una vita sana e felice

bivongi

Riassumendo qui si conosce la vera gioia di vivere, una dimensione spirituale che fa stare bene. Senza saperlo gli abitanti di Bivongi mettono in pratica i principi dell’epigenetica: lo studio dell’impatto dello stile di vita sul nostro patrimonio genetico. La longevità degli abitanti di Bivongi dimostra che dobbiamo imparare a riconoscere che noi siamo responsabili della nostra salute.

Francesco Carnovale, imprenditore illuminato, ha deciso di fare conoscere il borgo calabrese: ha ristrutturato la casa di famiglia e ha poi realizzato un albergo diffuso, rivolto al turismo esperienziale. Ha recuperato le case del centro storico senza demolirle, mantenendo la pietra, il legno, il granito di fiumara.

A Bivongi e dintorni è facile imbattersi in Vittorio Calogero, classe 1934, in posizione yoga sui sassi. Calogero, che ha imparato le tecniche della meditazione sotto la guida del Maestro Masahiro Oki, ha scelto Bivongi per meditare e insegnare la meditazione. E se andassimo a Bivongi per conoscere i segreti dell’elisir di lunga vita?

Perchè a Bivongi si vive di più e meglio?

Nelle Zone Blu, le persone mangiano fagioli quasi ogni giorno. Noi, invece, mangiamo quasi tutti troppo poche fibre, anche se sono assolutamente necessarie per un sistema immunitario e un metabolismo ottimali.

Nelle Zone Blu si invecchia felici, contenti e sani, senza le malattie tipiche della grande città come l’Alzheimer, il cancro e i problemi cardiovascolari. Malattie che di solito possono essere prevenute e che sono favorite dal consumo di carne, latticini e prodotti pronti.

Le persone nelle Zone Blu seguono cinque principi: alimentazione sana, esercizio fisico, scambio sociale, rituali quotidiani e un senso di scopo. In altre parole, mangiano principalmente prodotti a base vegetale e integrale. Non fanno sport, ma si muovono in modo naturale e costante nella vita di tutti i giorni. Quasi tutti hanno quattro o cinque amici intimi che vivono in modo altrettanto sano e rafforzano questo stile di vita attivo. E spesso appartengono a comunità spirituali che danno significato e scopo alla vita e riducono lo stress. E nonostante tutti gli avvertimenti sulla pericolosità dell’alcol, quasi tutti i centenari di queste zone bevono vino con moderazione quasi ogni giorno.

 

 

Rispondi a Monica VianiAnnulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

2 Comments

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Tonino Guerra

Tonino Guerra: vorrei vedere il mondo con i suoi occhi

perchè i treni affascinano sempre

Perché i treni affascinano sempre: un viaggio dalla Gallura a San Marino