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Che cosa è l’ortoressia e perché non è affatto salutare

47998256 - healthy eating obsession concept and addicted to health food symbol or or orthorexia nervosa as an extreme eating habit of consuming only certain foods as human hands holding prison bars from a jail cell made of fruits and vegetables.

Dopo aver letto alcuni articoli sull’ortoressia mi sono chiesta quante persone sono o diventeranno ossessionate dal mangiare sano. E soprattutto quanti sanno che cosa sia l’ortoressia? Se cerchiamo su Google una definizione, troviamo che il termine deriva dal greco Orthos ( giusto) e Orexis (appetito).  La parola indica l’ossessione psicologica per il mangiare sano. Tradotto in modo semplice, chi soffre di ortoressia rischia di pensare quasi esclusivamente al cibo, scegliendo di rinunciare al gusto e di vivere sottoposto a forti sensi di colpa qualora non segua la dieta autoimposta. E naturalmente dietro l’angolo c’è la solitudine e la depressione! L’ortoressia è studiata da sociologi e psicologi già da diverso tempo con lo scopo di essere pronti ad affrontare le nuove malattie del Millennio.

Ma quali sono i caratteri che contraddistinguono l’ortoressia?

Pensiero concentrato ossessivamente sul cibo: quali cibi scegliere, come prepararli e cucinarli, quando mangiare. La ricerca di ciò che fa stare bene non consente di prendere in considerazione il gusto e il piacere. La giornata è trascorsa nella:

  • organizzazione dei pasti con diversi giorni di anticipo per evitare i cibi ritenuti dannosi;
  • la preparazione del cibo con procedure, spesso prive di fondamento scientifico per evitare i rischi per la salute;
  • impiego di una grande quantità di tempo e di energie nella ricerca e nell’acquisto degli alimenti con il tentativo di produrre da solo le materie prime.
  • isolamento sociale causato dal volere imporre le proprie regole agli altri.

Ma quanto sono allarmanti i dati sull’ortoressia?

Secondo i dati del ministero della Salute oggi sono circa 3 milioni gli italiani che soffrono di disturbi dell’alimentazione. Di questi, circa 500mila sono gli ortoressici. Più uomini o donne? Netta prevalenza di uomini (11,3%) rispetto alle donne (3,9%). Un italiano su tre ha dichiarato di avere almeno un amico fissato con l’alimentazione, il che non vuol dire soffrire di ortoressia, ma sicuramente poter rientrare in futuro tra le  potenziali “vittime” di questo disturbo. É una patologia che sembra diffondersi soprattutto nelle grandi città: al primo posto troviamo Milano (33%), al secondo Roma (27%) e al terzo Torino (21%).

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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