Se il 2018 è stato l’anno del bio, il 2019 sarà l’anno dell’esotico. E allora dovremo abituarci a sentir parlare di vinaigrette tropicale di guava, ananas frizzante all’amarena, dragonfruit, budino di mango e cocco al frutto della passione, curcuma, barrette di frutta surgelate, longganisa (salsiccia di maiale filippina), gamberetti essiccati, seppie e alghe.
Previsioni gastronomiche 2019: le tendenze food
Secondo gli esperti di Whole Foods, azienda di Amazon che traccia i trend alimentari, ci faremo attirare anche da snack a base di maiale.
Per i vegani ci sarà maggiore possibilità di scelta, così come aumenteranno le proposte di probiotici. Si attendono diverse novità relativamente ai gelati e ai dessert surgelati. Nonostante le difficoltà di commercializzazione ci sarà molta attenzione per i prodotti fatti con la canapa. In diminuzione i consumi di carne e di formaggio. Si ridurrà l’utilizzo degli zuccheri, preferendo i dolcificanti naturali, come ad esempio il miele o lo sciroppo di agave. Continuerà l’interesse verso i cibi fermentati e aumenterà la proposta di snack sani. Sarà sempre meno importante proporre verdura o frutta esteticamente bella, ormai il consumatore consapevole ha imparato quanto l’estetica sia ininfluente sulla qualità del prodotto. Aumenterà il numero di persone che faranno la spesa on line e la richiesta da parte del consumatore di etichette più chiare ed esaustive.
Dopo la cucina giapponese e coreana, sarà la volta della curiosità verso la cucina filippina e birmana. Aumenterà anche l’interesse verso la cucina africana. E tra i cocktail? Crescerà il desiderio di cocktail analcolici. Impareremo a conoscere i Mocktails, cocktail analcolici che richiamano quelli alcolici. E gli chef? Saranno ancora i protagonisti della cronaca. Probabilmente aumenterà il loro impegno politico.
Queste sono le previsioni gastronomiche del 2019, solo nel 2020 sapremo se gli esperti le hanno azzeccate o se come quelle degli oroscopi alla fine ci deluderanno!
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