Borghi moderni, borghi e cultura: due brevi storie

Borghi moderni, borghi ricchi di cultura: due brevi storie come solo l’Italia riesce ad avere

Abbiamo scritto molti articoli sui borghi perché, oltre ad essere l’anno  che li celebra, rappresentano un vero serbatoio di ricchezze, tradizioni, idee: per noi di Famelici un forte legame tra le nostre due parole chiava “cibo e cultura”. Borghi italiani: quante storie particolari, moderne si intrecciano con essi! Iniziamo dal muro di Farini, borgo piacentino in Emilia Romagna, un muro solido, non bello, nato per proteggere dalle inondazioni dopo l’alluvione del 2015, e che si è trasformato in una sorta di telaio, nel quale restano impigliati anche alcuni degli oggetti salvati dall’esondazione di due anni fa: ma come vedremo in questa rete è rimasta impigliata anche un’idea. Un artista del luogo, William Xerra parte con il progetto di trasformare questo muro in qualcosa che ha a che fare con l’arte. L’opera si apre come un rotolo di scrittura, dall’enunciato “Vive”, una parola carica di speranza. Accanto a segnali stradali, letti in ferro battuto e scale, le parole dei poeti Giulia Niccolai, Milli Graffi, Marco Giovenale, Nanni Cagnone, i poeti francesi Raphael Monticelli e Alain Freixe, Martha Ronk, Paul Vangelisti e Dennis Phillips. E per finire lo chef Filippo Chiappini Dattilo, a suggellare l’evento, ha ideato il piatto “Visibile Traccia”. Come secondo esempio, trattiamo invece una storia che nasce dal genio di un architetto visionario, Tomaso Buzzi, nato a Sondrio il 30 settembre del 1900, uno straordinario architetto e designer presente a buon titolo in musei e libri: tra i molteplici incarichi fu anche direttore artistico della vetreria Venini di Murano. La Scarzuola è un borgo visionario, sospeso tra sogno e realtà, che in qualche modo ricorda l’incompiutezza delle illustrazione di Escher. Si trova in provincia di Terni, a Montegabbione, e si può visitare su prenotazione. Affascinato dalle architetture del Palladio e da un neoclassicismo visionario, Buzzi progettò La Scarzuola che lascerà volutamente incompiuta, una scenografia di pietra dal sapore rinascimentale, in cui ci si perde in una spirale di pergolati, scale, costruzioni apparentemente illogiche, insensate, ma di cui si intuisce il potente simbolismo. A breve parleremo anche del libro “I Borghi italiani”, appena uscito e che vede un intervento anche di un autore di Famelici. Borghi e cultura: significa riflettere riguardo a quella cultura  profondamente radicata al territorio, segno distintivo della nostra storia, storia che ci ha permesso di conquistare, da poco, altri due Siti Unesco confermandoci primi al mondo. Borghi e cultura: un binomio vincente! Scusate se è pochissimo….