Summa: 20 anni di passione, di talento e di condivisione di valori per un futuro migliore

Summa, lo storico appuntamento enoico organizzato da Alois Lageder a Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang, Magrè, in provincia di Bolzano, celebra 20 anni di vita. Un anniversario importante che ci consente di ricordare le motivazioni della sua origine. Dopo gli anni della “Milano da bere”, dopo tangentopoli, il mondo del vino sembra ripiegarsi su se stesso. La fiera di riferimento del mondo enologico, Vinitaly, imbocca una strada che sembrava dimenticare la filiera per abbracciare quella della commercializzazione. Summa raccoglie un’esigenza che non trova più spazio al Vinitaly. Vuole essere spazio di condivisione di valori, dibattito e confronto sui temi della sostenibilità, della biodiversità e dell’ambiente. Desidera essere anche la festa dei vignaioli, un evento capace di sprigionare energia positiva.

20 anni di Summa, 20 anni di passione e talento

Alois Lageder, creatore con amici vignaioli di Summa, ne ricorda le origini. “Lorenza Sebaste con Ama è stata una delle cinque aziende che avevo avvicinato quando nel 1999 avevamo deciso di organizzare una presentazione dei nostri vini in occasione della Vinexpo presso un Chateau a Bordeaux. Eravamo venti produttori di quattro paesi, tra cui Château Brannaire Ducru e Château Canon La Gafelière di Bordeaux, Bürklin Wolf e Georg Breuer dalla Germania, Bründelmeier e Tement dall’Austria, Castello di Ama, Bruno Giacosa, Mario Schiopetto e noi dall’Italia. L’anno dopo, nel 2000, ripetemmo con lo stesso gruppo questa iniziativa che aveva riscontrato tanto successo a Bordeaux in occasione del Vinitaly presso la nostra tenuta. Così nacque il concetto Summa – allearsi per avere più successo – che si sviluppò nel tempo e che è tuttora valido e importante più che mai oggi”.

La storia di un evento racchiuso nel suo nome

Vino è cultura. Il nome Summa rappresenta la passione della famiglia Lagader per la cultura musicale. “Dopo “Vinal“ e “Quintett“ -racconta Alois Lageder –  la manifestazione assunse il nome di Summa. Una sera, mia moglie Veronika ed io, entrambi appassionati di musica classica contemporanea, eravamo immersi nelle note del compositore estone Arvo Pärt e stavamo meditando sul nuovo nome da dare all’evento.  Per combinazione Veronika consultò la custodia del CD per leggere il titolo del brano che stavamo ascoltando. Era “Summa for Strings“. Ci guardammo negli occhi: avevamo finalmente trovato il nome giusto. Il termine “SUMMA” deriva dal latino e significa “somma“ o “totalità“. Lo si può interpretare in due accezioni diverse: da un lato in senso enciclopedico, ossia come qualcosa che abbraccia tutto lo scibile e l’esistente, ma dall’altra anche nel senso di coglierne e sintetizzarne gli aspetti essenziali. Personalmente propendo per la seconda, quindi per il significato di “essenza“, e proprio questo mi ha convinto a scegliere quel nome. Il nostro obiettivo comune, infatti, è di far incontrare i vignaioli migliori puntando alla varietà, ma anche all’essenzialità, facendo emergere in questo modo le sfaccettature più salienti e le eccellenze della produzione vinicola europea”.

Le novità della 20esima edizione

La grande novità sarà la serata di apertura di sabato 8 aprile, che darà risalto a questa ricorrenza attraverso il Walking Wine Dinner, intitolato Sette premium chef per Summa. L’evento viene organizzato con i vignaioli che partecipano a Summa e in partnership con Care’s – The Ethical Chef Days, progetto ideato dallo chef Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus Rosa Alpina. 80 vignaioli e sette cuochi di fama internazionale – Giancarlo Morelli, Anatoly Kazakov, Fratelli Costardi, Norbert Niederkofler, Thorsten Probost, Yoji Tokuyoshi con la squadra di Hannah & Elia, da anni partner di Summa – delizieranno con le proprie creazioni, basate su principi di stagionalità e regionalità, i palati di clienti, fornitori, giornalisti e wine lover presenti alla cena.

A Famelici sono piaciute le parole di…

A Famelici, presente alla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Summa a Milano, presso il ristorante Trattoria Trombetta, guidato dallo chef stellato Giancarlo Morelli, sono piaciute in particolare le parole di Lorenza Sebaste: “Summa non è una fiera, è un salotto, dove si riuniscono vignaioli animati dalla passione per il vino, donne e uomini che condividono valori etici di produzione e di commercializzazione. Il nostro futuro è il nostro lavoro. Dobbiamo sempre più andare insieme all’estero per fare conoscere il nostro patrimonio culturale. Uniti si vince!”. Ricordiamo che quest’anno Summa si svolgerà nella giornata di domenica 9 aprile e sarà riservata soprattutto agli operatori del settore, con posti limitati per visitatori interessati.