È il ristorante di Lucio Giordano, simbolo del desiderio di ripartire nonostante il Covid. Ecco il perché del suo successo e della conquista di una stella Michelin a solo un anno dall’apertura
Come ogni anno abbiamo atteso con trepidazione l’annuncio delle nuove stelle della Guida Michelin 2021. Abbiamo salutato tre nuovi bistellati, 13 stelle verdi e 26 new entry nel gotha della ristorazione italiana. Ognuno ha una storia da raccontare, uno storytelling che ha contribuito all’assegnazione della stella, ma una è davvero particolare. É quella del ristorante Re Santi e Leone di Nola, che ha raggiunto l’importante traguardo a pochi mesi dall’apertura. É stata premiata la cucina del resident chef Luigi Salomone, delle brigate di cucina e sala e il coraggio imprenditoriale del proprietario Lucio Giordano.
Re Santi e Leoni rappresenta una sfida nel panorama gastronomico del sud Italia. La sua apertura risale al 26 giugno 2020, una data significativa che rappresenta un’idea di speranza dopo il periodo buio del lockdown; tutto questo è stato reso possibile grazie alla sinergia tra lo chef Luigi Salomone e Lucio Giordano, che fin dall’inizio ha creduto ed investito in questa avventura, scegliendo come sede la sorprendente cittadina di Nola, contribuendo a farla riconoscere come un “place to be” della realtà del fine dining campano. Anche grazie a loro Nola è diventata una meta turistica per chi vive la cucina come un’esperienza che vale il viaggio. Una svolta importante, una scommessa che in poco tempo è risultata vincente facendo conquistare al ristorante il favore del pubblico e della critica.
La proposta gastronomica firmata dallo chef Luigi Salomone, pone alla base di ogni ricetta la tradizione, la sua conoscenza e la contaminazione in nome dell’innovazione ragionata. “Ho creduto fin da subito in questo progetto che racconta la storia di un territorio ricco e che ha molto da offrire in termini gastronomici. Ho voluto proporre una cucina semplice ma che sappia sempre esaltare il gusto di ogni singolo ingrediente” racconta. Tutte le portate sono legate a un ricordo, un’esperienza, un viaggio, un sapore del territorio che lo chef conserva nella memoria sin quando era bambino e che oggi grazie alle tecniche e alle conoscenze acquisite, ha saputo riproporre nei suoi piatti. É una sequenza costruita grazie a un impegno che prevede studio, sperimentazioni e tanta passione.
Re Santi e Leoni è un ristorante dal design contemporaneo frutto di un recupero architettonico importante, grazie al lavoro dell’architetto Giuliano Andrea dell’Uva, che ha saputo sfruttare la struttura originale, in parte recuperandola per dar vita ad uno spazio in cui passato e presente si fondono in un luogo cristallino. L’origine del nome del ristorante deriva dalla volontà del proprietario Lucio Giordano, di voler dedicare il ristorante ai suoi tre figli i cui nomi evocano le tre parole da cui è composto: Ferdinando (RE, in riferimento a Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie), Agostino (SANTI, in riferimento a Sant’Agostino), Leone (LEONI).
Se chiedete a Lucio Giordano che cosa significa la conquista della Stella Michelin, non ha dubbi: “É il riconoscimento per un percorso caratterizzato da decisioni prese in un momento di incertezza ma che per me rappresentano il desiderio di poter dare valore al territorio circostante”
GIPHY App Key not set. Please check settings