Il 13 gennaio gli spazi milanesi di Bulk by Giancarlo Morelli sono stati golosi testimoni della conferenza stampa di presentazione della Guida InGruppo. 20 ristoranti per inaugurare nel modo migliore il 2020 in chiave food style, ricordando che cibo è cultura.
La guida InGruppo, non è solo una guida, è una interessante forma di promozione di cibo e cultura gourmet. Come? Semplice, per avvicinare soprattutto i giovani alla cucina d’artista, è imperdibile la proposta cultural-commerciale che, dal 14 gennaio al 30 aprile, prevede, previa prenotazione, a pranzo e a cena, con l’esclusione di San Valentino e del giorno di Pasqua, la possibilità di ordinare un menu completo (antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, acqua e vino) al costo di 60 euro a persona, con l’eccezione di Da Vittorio, Sadler e Enrico Bartolini Ristorante, al costo di 120 euro.
Nata 8 anni fa, da un’idea di Giuliano Pellegrini, subito sposata dall’editore Mario Cucci, promuove ristoranti, o meglio monumenti gastronomici, della migliore ristorazione lombarda. La guida propone 20 ristoranti di haute cuisine che presentano una cucina legata al territorio, alla tradizione e alla materia prima di altissima qualità. Ristoranti dove bisogna andare almeno una volta all’anno, per scoprire piatti dal mood immancabilmente raffinato ed elegante.
Distribuita presso i ristoranti che aderiscono all’iniziativa e presso l’ufficio turistico di Orio al Serio, è un valido aiuto per chi vuole conoscere l’eccellenza della ristorazione lombarda. “Una guida – come sottolinea l’editore Mario Cucci – molto curata, elegante, con testi e foto originali“.
Due le new entry: Impronte di Bergamo e Il Cantinone di Madesimo. Impronte, la nuova stella Michelin di Bergamo, conquistata da Cristian Fagone a tre anni dall’apertura, propone, come racconta InGruppo, una cucina fatta di piatti che “nascono da un ricordo e si sostanziano di una materia prima stagionale valorizzata da tecnica e ricerca, per un risultato che unisce semplicità e profondità, portando in tavola la rivisitazione di ricette italiane e non solo“.
Il Cantinone, il ristorante più lontano dal mare, nell’alta Valtellina, propone con grande successo anche il pesce. Sì, avete capito bene: lo chef stellato Stefano Masanti ama il caldo e il pesce. 5 mesi all’anno Stefano li passa al ristorante, gli altri li trascorre in California nell’azienda vitivinicola Vittorio Sattui.
Nei mesi di apertura del ristorante valtellinese, lo chef propone, come racconta sempre la guida InGruppo: “una cucina accogliente, curiosa, attenta, dedita alla salvaguardia e alla valorizzazione dei prodotti e del gusto della valle, talvolta fedele alle tradizioni, più spesso riproponendoli in chiave moderna e gourmet“.
Perchè prenotare nei ristoranti selezionati da InGruppo?
Perchè è da amanti della buona cucina, perchè è sempre bene ripassare l’alfabeto della cucina di qualità, capace di riscoprire i piatti della tradizione della gastronomia italiana o di presentare piatti elegantemente creativi.
Un’iniziativa in nome di cibo e cultura di grande successo. Nel 2019 sono stati serviti dai ristoranti ben 20.000 menu! Se non volete perdere un’autentica food experience, non fatevi scappare questa ghiotta opportunità.
I 20 ristoranti da provare almeno una volta dal 14 gennaio fino al 30 aprile
Per ingolosirvi vi indico il piatto raccontato dalla guida InGruppo per ognuno dei 20 ristoranti segnalati.
- Al Vigneto, a Grumello del Monte BG
Un luogo di culto per chi ama la contaminazione tra la cultura gastronomica siciliana con quella lombarda. Un rustico rimodernato in mezzo a 4 ettari di vigne, dove la cucina mediterranea è il cuore pulsante del ristorante.
La ricetta: tortelloni di pasta nera, burrata al basilico, gambero rosso mazarese e coulis di pomodoro
- Antica Osteria dei Camelì *, ad Ambivere BG
Un’osteria che narra una storia lunga oltre un secolo e mezzo. A portare avanti questa importante esperienza sono Camillo e Loredana Rota. Qui si servono piatti in cui la creatività è sempre bilanciata con la concretezza del gusto.
La ricetta: parfait al frutto della passione
- Casual Ristorante *, a Bergamo Alta
Un ristorante contemporary classic, elegante, ma non impegnativo. Il giovane chef Cristopher Carraro, seguendo le linee guida di Enrico Bartolini, propone piatti ben equilibrati e gourmet.
La ricetta: ventresca di tonno rosso, ciliegie, pepe e scalogno all’agro
- Collina, Almenno San Bartolomeo BG
La famiglia Cornali ha trasformato un chiosco in un ristorante gourmet per godere di un’esperienza enogastronomica eccellente. Un locale dove scoprire il significato di cibo e cultura.
La ricetta: piccione 100%, piccione in 4 modi con ribes nero e finferli
- Cucina Cereda, a Ponte San Pietro BG
In una corte interna nascosta, si trova un ristorante ben arredato, che fa da cornice alla cucina intelligente di Giuseppe Cereda capace di mixare cucina della tradizione con una dose ben calibrata di creatività.
La ricetta: triglia tonic
- Da Vittorio ***, a Brusaoporto BG
Da più di 50 anni è il ristorante-monumento di Bergamo della famiglia Cerea. Enrico e Roberto coniugano la tradizione lombarda con le più moderne lavorazioni.
La ricetta: coda di scampo con crema di mandorle e roveja
- Frosio *, ad Almè BG
Paolo e Camillo Frosio gestiscono da più di 25 anni il ristorante che riscopre gusti antichi del territorio bergamasco. La parte del leone la fanno i piatti di montagna. Ma non mancano anche gustose proposte di mare.
La ricetta: sgombro affumicato con fagioli di Sorana e cipolla di Tropea
- Il Saraceno *, a Cavernago BG
Una meritata stella Michelin, un punto di riferimento per chi ama il rispetto delle materie prime valorizzate con abbinamenti originali studiati nei particolari. Il locale ha un arredamento essenziale, di grande classe, tratti che contraddistinguono la direzione della moglie Maria Morbi.
La ricetta: gambero si fa in quattro
- Impronte, a Bergamo
“Ogni piatto deve ricordare una mia esperienza, e i momenti più proficui sono le vacanze”. Con questa idea Cristian Fagone guida un ristorante che da quest’anno ha conquistato l’ambita stella Michelin.
La ricetta: ci vuole fegato e anima…tra il Veneto e la Sicilia
La Caprese, a Mozzo BG
Un’istituzione per i bergamaschi, un monumento del buon mangiare, soprattutto se scegli piatti di pesce. Oltre alle materie prime freschissime, ci sono i piatti della autentica tradizione napoletana fatti come suggeriti dalla memoria.
La ricetta: spaghetti alla marinara con vongole, cannolicchi e la nostra bottarga di spigola
- Lio Pellegrini, a Bergamo
Il regno della famiglia Pellegrini, punta tutto sull’eccellenza delle materie prime, sulla passione dei cuochi, sull’amore della tradizione senza rinunciare alla creatività.
La ricetta: spaghetti con telline e bottarga di Cabras
- LoRo *, a Trescore Balneario BG
Dall’unione dei cognomi dei loro patron, Francesco Longhi e Antonio Rocchetti, nasce il nome di un ristorante che propone piatti con prodotti di stagione e di altissima qualità. Il tradizionale e l’innovativo si fondono per dare vita a piatti d’autore.
La ricetta: oltre al velo…
- Osteria Della Brughiera *, a Villa d’Almè BG
Un ristorante di grande qualità, consigliato se si cerca un locale elegante ma allo stesso tempo piacevole ed informale. Tra salotti e giardini, da segnalare due cantine naturali per la stagionatura di salumi, serviti come aperitivo in una sala in pietra con esposizione di vini.
La ricetta: piovra di Santo Spirito al lardo di piovra e abete
- Posta, a Sant’Omobono Terme BG
Locale storico della cittadina termale di Sant’Omobono Terme, dove le sorelle Frosio -Petronilla in cucina e Luisa a dirigere la sala- rendono il ristorante un’attrazione per veri buongustai.
La ricetta: spugnole ripiene di coniglio e taccole
- Roof Garden Restaurant, a Bergamo
All’ultimo piano dell’hotel San Marco con una vista magnifica su Bergamo alta, dove gustare la cucina di Gianpietro Semperboni sempre tesa alla ricerca della qualità assoluta.
La ricetta: seppie e piovra croccanti, broccolo e salsa ai lamponi
- Tenuta Casa VIRGINIA (ex Villa Patrizia), a Petosino di Sorisole BG
Il ristorante dove regna il sorriso. Entrare qui, è entrare in famiglia. Antonio Lecchi, il cuoco-contadino, ha un grande rispetto del passato, del territorio, delle leggende che spesso associa alle sue bottiglie.
La ricetta: gnocchi di carota viola, la nostra carbonara e guanciale
- Enrico Bartolini al Mudec ***, a Milano
Il ristorante del mito della cucina italiana che ha portato dopo 25 anni tre Stelle Michelin a Milano. Un mito che rifugge dai filoni mediatici e che ha costruito il suo successo su una cucina creativa ma non cervellotica.
La ricetta: riso e latte lodigiano, civet di sottobosco ed essenza di peperone rosso di Cuneo
- Sadler *, a Milano
Uno dei ristoranti più amati dai milanesi. Claudio Sadler lo intende come laboratorio in cui dare vita a sperimentazioni. I suoi piatti, sempre elegantemente impiattiti, riconducibili ad una cucina-mediterranea, sono intramontabili.
La ricetta: pummarola tartare
- Pomiroeu, a Seregno MB
A guidare il ristorante c’è lo chef stellato Giancarlo Morelli, chef che da tempo, prima che fosse di moda, può definirsi “forager”. Imperdibile i risotti, veri protagonisti del menu, declinati in varianti sempre nuove e sempre golose.
La ricetta: spaghetto tiepido al burro di mandorla, salvia e pesto di semi
- Il Cantinone *, a Madesimo SO
Una cucina di montagna elegante che si sposa con sapori mediterranei. I segni distintivi del locale sono ottima qualità delle materie prime e una cucina moderna nel rispetto delle tradizioni del territorio.
La ricetta: lombo di cervo madesimino, nespole di Samolaco fermentate, grano saraceno croccante e tortino di patate di Gordona
Photo credits: Paolo Picciotto
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