40.000 gelaterie in Italia. Tutte artigianali? No, veramente artigianali in realtà poche. E di certo la legislazione non aiuta a fare chiarezza. Da anni ci si interroga sul perché non esista, come accade per altre eccellenze Made in Italy, un disciplinare. Quale è l’identikit del gelatiere artigianale? Mistero!
I gelatieri possono:
- usare solo prodotti naturali e freschi (…e costa ovviamente di più!)
- basi da miscelare alle paste (di per sé la cosa non è negativa a patto che si siano scelti ottimi fornitori)
- mischiare basi in polvere all’acqua
- comprare il gelato già pronto e spacciarlo come artigianale ( e il laboratorio dove è?).
Ma come scegliere una buona gelateria?
- Diffidare da chi propone troppi gusti (sopra i 16 è veramente troppo!)
- Chiedere che vi sia assenza di coloranti, emulsionanti, antiossidanti e stabilizzanti
- Controllare che sia esposta la tracciabilità
- Diffidare dalle vetrine con un gelato che in altezza fa concorrenza al Monte Bianco!
- Osservare il colore che deve essere “naturale”
- Gelati troppo dolci o troppi grassi? No good!
- Preferire i gelati dai gusti riconoscibili
- Preferire le gelaterie con laboratori
La curiosità? Il gelato jap-milanese, gelato su due ruote…anzi su tre
Matcha, azuki, sesamo, ma anche vaniglia, limone…senza dimenticare lo zenzero. Cono? No, due cialde di riso fatto in Giappone. Lo mangi consumando lo stesso tempo che impiegheresti a leggere un haiku (una breve poesia di tre versi). Lo trovi in gelateria? No lo devi cercare, è itinerante, devi inseguire un carrettino decorato con fiori di pesco. Cerca MoNAKA, un’idea di due streetfood milanesi: Marco Noseda e Gianpaolo Melzil d’Eril. Noi lo abbiamo sempre detto: il gelato viaggia su qualsiasi mezzo!!!
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