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L’antichef Rubio: dalla cucina alla fiction televisiva

Lo chef Rubio è un fenomeno mediatico riconosciuto da tutti e ora diventa protagonista di un film dal sapore natalizio: “Unto e bisunto – la vera storia di chef Rubio”, girato da Riccardo Mastropietro . Gabriele Rubini, classe 1983, in arte Rubio, è stato protagonista di un racconto dal sapore natalizio. Ma come può essere un film interpretato dallo chef più amato d’Italia? All’amatriciana. Un racconto ironico su una vita segnata dal cibo: A Frascati ero diventato una specie di fenomeno, un Forrest Gump dei Castelli: lui continuava a correre? E io continuavo a magnà e a indovinare i sapori…”. Un film per la tv sexy, enogastronomico, ambientato nel futuro , ma con lo sguardo rivolto al passato. Siamo nel 2050,su una spiaggia e il nostro eroe ci racconta di aver posseduto un super-potere: “il palato assoluto”. Ma un brutto giorno lo perde. E’ la fine del Superman della cucina italiana? Rubio si arrenderà a un triste destino o combatterà per ritornare ad essere il principe del gusto?

Lo chef Rubio…può essere imprevedibile!

una proposta dello chef Rubio: il riso, arachidi, calamari e lime

Chi l’ha detto che lo chef Rubio propone solo piatti unti e bisunti? Eccovi una proposta davvero inaspettata: riso Basmati, arachidi, calamari e lime. “Lo servo presentando il riso con una forma a cupola e decorato con un tentacolo di calamaro, Il tentacolo mi dà modo di fare sapere al mio ospite quale pesce sta degustando. È un accorgimento che ho imparato dalla cucina giapponese. Ottimo da proporre con il sakè o con un vino bianco”. Veramente un piatto …poco unto e bisunto!

 

 

 

 

 

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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