in

La Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo: i perché di una fantastica ‘experience’

43381800 - italian food, pasta, cheese, vegetables and spices. food background with copyspace

La Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (dal 21 al 27 novembre 2016 e dal 15 al 21 novembre negli Stati Uniti) ha fatto conoscere con efficacia l’enorme potenziale del Made in Italy (terzo brand a livello globale). Ecco i numeri e i contenuti di questa fantastica ‘experience’. 105 i Paesi del globo coinvolti nella Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo; 1.300 eventi di sostegno al settore agroalimentare e alla cucina italiana. Riportiamo le parole, ricche di emozioni e di sentimenti, dello chef e poeta Fabio Pucci durante l’apertura del grande evento a New York: “il nostro ristorante e i nostri fornitori-amici sono parte importante della cultura del nostro quartiere; io ho dato forza al macellaio, al fruttivendolo, al panettiere e viceversa. C’è un’interazione importante anche con la sinagoga, la moschea e la chiesa. Il nostro lavoro ti obbliga a capire che abbiamo bisogno degli altri, degli scambi, del nutrimento delle relazioni. Noi siamo vittime dell’amore di qualcun altro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

Internet of Food: lo chef diventa 4.0 si parla di food Start up e techno food

Internet of Food: lo chef diventa 4.0

masciarelli vini

Masciarelli: vini che dovresti conoscere