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In Francia è introvabile la senape. E in Italia?

La senape è il prodotto che ha subito la minore disponibilità nei supermercati tra il 20 e il 26 giugno in Francia.

Dall’inizio dell’anno, alcuni prodotti, come l’olio di girasole, hanno conosciuto forti aumenti. Non solo, ora in Francia scompare la senape dagli scaffali dei supermercati.

Olio di semi di girasole, senape, ceci, farina...tutti prodotti alimentari che rischiano di sparire dagli scaffali dei supermercati.

In Francia è introvabile la senape, che scompare dagli scaffali dei supermercati

In Francia negli ultimi mesi la senape – uno dei condimenti preferiti dai francesi – è quasi introvabile. In molti negozi se ne limita la vendita a uno o due barattoli per persona. Le condizioni meteorologiche, i raccolti scarsi, il conflitto ucraina-Russia e altre difficoltà di produzione hanno accelerato significativamente la carenza di alcuni prodotti dall’inizio dell’anno e hanno minato la disponibilità a scaffale nel 2022. Per la senape, ad esempio, la scarsità è spiegata con la siccità eccezionale che ha colpito il Canada. Ricordiamo che l’80% dei semi di senape utilizzati in Francia è canadese. Anche in Francia, nella Borgogna, la raccolta dei semi di senape non è andata bene. Reperirli in Russia e in Ucraiana è ovviamente impossibile. Il risultato è stato l’aumento del prezzo di circa il 9% e la scarsa reperibilità del prodotto.

La difficoltà di reperire l’olio di girasole, inveve, è figlia della guerra in Ucraina. L’ 80% delle esportazioni mondiali di olio di girasole è russa. Anche in questo caso si è assistito all’aumento del prezzo che in tutta Europa è raddoppiato. L’olio di girasole è utilizzato nelle conserve, nelle salse, nella maionese, nei condimenti spalmabili e nei biscotti, oltre che per le fritture. Il suo aumento ha provocato di conseguenza il lievitare dei prezzi di molti prodotti alimentari. L’alternativa? L’olio di palma.

A perderci non sono soli i consumatori, ma in termini economici anche le catene della Grande Distribuzione. Nei primi 6 mesi dell’anno, l’importo del deficit dovuto alle difficoltà di reperimento di alcuni prodotti alimentari ammonta già a 1,9 miliardi di euro nella sola Francia.

Come fare la senape a casa

Ingredienti per 150 g di senape

  • 30 g semi di senape (4 cucchiai)
  • 3 g curcuma (1 cucchiaino)
  • 30 g aceto di sidro di mele (4 cucchiai)
  • 30 g acqua fredda (4 cucchiai)
  • 20 g farina (2 cucchiai)
  • 20 g olio di girasole (3 cucchiai)
  • 10 g miele (1 cucchiaino)
  • 3 g sale (1 cucchiaino)
  • 2 g pepe (3 giri)

Preparazione

  1.  Usando un mortaio, un frullatore o con il dorso di un cucchiaio schiacciare i semi di senape.
  2. Aggiungere l’aceto di sidro e l’acqua.
  3. Lasciare la preparazione in ammollo durante la notte.
  4. Aggiungere tutti gli altri ingredienti.
  5. Mescola tutto insieme.
  6. Mettere la senape in un barattolo e lasciarla riposare in frigo.

Suggerimenti: puoi aromatizzare la tua senape. A seconda dei tuoi gusti e desideri, aggiungendo erbe aromatiche.

I prodotti più cari in Italia

  • Olio di semi + 19%
  • Verdure fresce +17%
  • Pasta + 12%
  • Burro + 11%
  • Frutti mare + 10%
  • Farina + 9%
  • Margarina + 7%
  • Frutta fresca +7%
  • Pesce fresco + 6%
  • Carni bianche + 6%

E se mancassero i cubetti di ghiaccio?

Necessari per un cocktail, un bicchiere di pastis o un mojito, i cubetti di ghiaccio rischiano di diventare l’oro bianco. Il processo di produzione dei cubetti di ghiaccio è semplice: si producono dall’acqua trattata, prima di essere congelati in pochi istanti da enormi macchine. La siccità mette in pericolo la loro produzione.

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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