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#Famedivero: la cultura del cibo, la sua dimensione simbolica ci salverà (anche dal Coronavirus!)

#Famedivero: la cultura del cibo

Il cibo non è solo una necessità imposta dal nostro organismo, ha un significato che va oltre la lotta per la sopravvivenza. L’alimentazione è un atto conviviale, cibo e cultura sono indissolubilmente legati.

Un importante momento che segna la nascita di ciò che oggi consideriamo enogastronomia è lo sviluppo dell’agricoltura che ha permesso l’approvvigionamento di scorte. Ma a noi in questo post interessa analizzare il valore culturale con le sue ricadute sociali.

#Famedivero: la cultura del cibo, la sua dimensione simbolica

Il cibo è il centro del focolare, è il simbolo dell’ospitalità, è la capacità di trasformare ciò che la natura ci offre. Non solo: offrire un pranzo è sinonimo di donare, accettare, condividere, è il riconoscimento dell’esistenza di legami, è momento identitario, è conferma di appartenere alla medesima cultura.

L’antropologia ha dimostrato come la fruizione del cibo abbia contribuito a farci sentire parte di una classe sociale, al genere maschile o femminile, alla posizione all’interno della famiglia.

Il cibo è un rituale che scandisce i diversi momenti della giornata e, attraverso le proposte enogastronomiche delle feste, l’anno.

In epoca moderna il food ha assorbito un’importanza notevole anche al di fuori della famiglia. Sono fioriti i locali dove consumare pasti e incontri. E questa è un’importante dimostrazione di come il cibo sia sensibile ai cambiamenti della società.

Così oggi il cibo è specchio della globalizzazione attraverso il successo delle proposte etniche e fusion, delivery, cuochi “in affitto”, nuovi concept capaci di rispondere al continuo mutare delle tendenze.

Non solo: il food è necessità, piacere, socialità, consumo critico, sicurezza/insicurezza rispetto alla qualità, responsabilità sociale, rispetto dell’ambiente. Sta sorgendo un nuovo “movimento del cibo” in difesa dell’autenticità di ciò che mettiamo nei nostri piatti. É un movimento che riscopre il valore culturale del cibo che porta ad evidenziare il rapporto tra cibo e territorio contro un’eccessiva industrializzazione del settore agroalimentare.

É la riscoperta e la difesa del Made in Italy attraverso il desiderio di affermare i sapori locali, regionali come garanzia di autenticità e di qualità. 

Superata l’emergenza del Coronavirus, torneremo a vivere recuperando ciò a cui ora per responsabilità e per rispetto di chi lotta per la vita in ospedale dobbiamo fare: stare a casa.

#Famedivero: la cultura del cibo, la sua dimensione simbolica ci salverà anche dal Coronavirus!

 

 

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2 Comments

  1. Tutto molto bello. Condivido in pieno questo tipo di tematiche. Mi piacerebbe avere una collaborazione con voi, essendo un cuoco che cerca da tempo di rispettare questa filosofia sul cibo. Bellissima iniziativa

Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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