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Cremona, dal 16 al 18 ottobre la Festa del Torrone

Dal 16 al 18 ottobre il centro storico di Cremona ospita la XXesima edizione della Festa del Torrone, un grande evento gastronomico-culturale che attira numerosi golosi da tutta Italia. Da anni nella città, famosa anche per il salame e per le note dei violini, si organizzano assaggi, degustazioni, show cooking e disfide gastronomiche per permettere ai migliori produttori di torrone di tutta Italia di presentare i loro prodotti. Quest’anno è una festa con un programma più ristretto e leggero in vista della kermesse del 2021.

Cremona festeggia il dolce dei dolci

Stefano Pellicciardi, organizzatore della kermesse, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Anteprima Festa del Torrone, svoltasi il primo ottobre a Cremona, assicura che “l’evento rimarrà immutato, potente e strutturato nella sostanza”.

Cremona Festa del Torrone: sperlariLa kermesse si svolgerà anche grazie al sostegno e all’impegno degli sponsor. Tra questi Sperlari. Come spiega Enrico Manfredini, responsabile Marketing prodotti da ricorrenza Sperlari: l’azienda, nata a Cremona nel 1836, ha sempre avuto un rapporto forte con la città. Non si può dirigere il vento, ma si possono orientare le vele per cercare di superare le criticità. Così anche in un momento difficile abbiamo deciso di contribuire all’organizzazione dell’ “Anteprima Festa del Torrone”, festa che tornerà nella sua formula consueta nel 2021”. Stesso impegno hanno espresso gli altri sponsor: Vergani e Rivoltini Alimentare Dolciaria.

La storia del torrone

Cremona Festa del Torrone: la storia del torrone

Il torrone, le cui origini sono avvolte nel mistero, potrebbe essere la rielaborazione di un dolce arabo fatto con miele e sesamo, ma per i cremonesi la verità è un’altra: il dolce sarebbe stato creato nel 1441 per festeggiare le nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Una prelibatezza prodotta con mandorle, miele e bianco d’uovo, modellato per riprodurre il simbolo della città, il Torrazzo o Torrione, che avrebbe poi dato il nome al dolce.

La ricetta classica prevede che il miele fosse mescolato con albume montato a neve per poi essere sbattuto a mano e  cotto a lungo  per trasformarsi in una massa bianca e morbida. La curiosità? Da questa laboriosa operazione deriverebbe l’ espressione «menare il torrone» come sinonimo di annoiare.

Al ristorante Il Violino per assaggiarlo in mille modi (anche nel risotto!)

Il torrone non è solo il dolce che contribuisce a rendere il Natale una festa indimenticabile, può benissimo essere il protagonista di diverse ricette dolci, ma anche salate. Un pranzo presso il ristorante Il Violino è stato l’occasione per scoprire nuovi, incredibili accostamenti. Il giovane chef Francesco Rozza ha proposto un antipasto abbinando cavolfiore e torrone, un superbo risotto al torrone e una dolce ma raffinata crema al torrone.

L’evento clou della festa: il Torrone d’oro in quota rosa

Il premio più prestigioso della kermesse, sarà consegnato a 4 donne che si sono distinte nella lotta contro il Covid 19. Ecco in anteprima le vincitrici: Sasha Achilli, la filmmaker che ha firmato un docufilm sull’emergenza Coronavirus all’ospedale di Cremona; Lena Yokoyama, la violinista che suonò sul tetto dell’ospedale di Cremona durante il lockdown, trasmettendo un segnale di speranza a tutto il mondo; Elena Pagliarini, l’infermiera dell’Asst di Cremona, protagonista dello “scatto rubato” durante un estenuante turno di lavoro durante i mesi più drammatici della pandemia; Francesca Mangiatordi, medico di pronto soccorso all’ospedale Maggiore di Cremona che scattò la foto divenuta simbolo del Coronavirus.

Che cosa fare alla Festa del Torrone

Venerdì 16 ottobre

Dalle ore 9. alle 20, i produttori di torrone, cioccolato e dolci provenienti da tutta Italia apriranno i loro stand in Piazza Stradivari, Via Gramsci, Cortile Federico II.

Sabato 17 ottobre

Dopo l‘inaugurazione dell’Anteprima della Festa del Torrone alla presenza delle istituzioni, degli sponsor, dei giornalisti e di tutti i visitatori, la kermesse entrerà nel vivo con lo svolgimento del primo grande evento. Alle ore 11, presso il Palatorrone allestito in Piazza Roma,si terrà lo show cooking “Sweet Cremona” curato del ristorante AlQuarto. I pastry chef Andrea Regonati, Stefano Minchillo e Davide Wang si alterneranno ai fornelli proponendo un innovativo e goloso dolce al torrone appositamente realizzato per la festa con il fine di esaltare il torrone artigianale di Cremona. Alla città del torrone, alle 14.30, nella Piazza del Comune, sarà dedicata l’Infiorata che vedrà la costruzione di un grande cuore grigio rosso. Per chi non vuole rinunciare ai momenti dolci proposti dalla kermesse, sempre alle 14. 30, in Piazza Roma, presso il Palatorrone, potrà assistere al sorprendente incontro tra il panettone e il torrone. La collaborazione dell’azienda Rivoltini Alimentare Dolciaria con la Forno Manini darà vita all’originale “panettone di torrone”, a cui si accompagneranno i vini della Cantina Ruinello. Sempre al Palatorrone, ma alle 16.30, prenderà avvio per gli amanti del buon bere l’incontro-degustazione Torrone & Bollicine.

Domenica 18 ottobre

Alle ore 10, verrà realizzata, dall’azienda Rivoltini Alimentare Dolciaria, una maxi scultura di torrone raffigurante la Lombardia. Sarà un torrone over size dalle misure di 6 metri circa che farà bella mostra di sé nella splendida cornice di Piazza del Comune. Alle 11in Piazza Roma, presso il Palatorrone, verrà consegnato il prestigioso Torrone d’oro. Nel pomeriggio, alle 14, sempre presso il Palatorrone, verrà allestito un percorso sensoriale che permetterà ai partecipanti di assaggiare varie tipologie di Torroncini Sperlari, conoscendo i segreti della produzione e le diverse caratteristiche del prodotto. Alle 16, sempre presso il Palatorrone, si terrà l’ultimo atteso evento: la consegna del Premio Ambasciatore del Gusto al pasticcere piemontese Alessandro del Trotti che per l’occasione realizzerà un torrone morbido con miele di acacia e bergamotto, racchiuso da un velo di cioccolato fondente Caraibe 66%.

Il programma completo

 

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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