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Covid ok ai Ristori Ter. Basteranno a salvare i ristoranti?

Il governo ha varato il terzo decreto ristori, ma basterà a salvare i ristoranti? La loro chiusura ha paralizzato le vendite di quei produttori che avevano nel canale Horeca uno dei principali sbocchi; rischia di uccidere la speranza della ripresa economica e della socialità.

La pandemia da Covid 19 ha provocato un vero tsumani: gli ospedali in diverse regioni italiane sono prossimi al collasso, molte persone non sanno più a chi credere e i politici temono che l’emergenza durerà ancora a lungo. Ci chiediamo con angoscia se siamo in novembre o viviamo un ritorno al passato. E se il tempo si fosse fermato a marzo?

La brutale prima ondata della pandemia fu uno shock, ma tutto il Paese fu solidale accettando le restrizioni. Ora lo shock sembra essere stato superato, lasciando al suo posto una terribile forma di cinismo e di nichilismo. Tutti ci siamo trasformati in zombie, incapaci di progettare il futuro.

Perchè salvare i ristoranti?

A Milano le serrande dei ristoranti sono abbassate e ciò rende evidente l’inesistenza della vita sociale. Il timore è che molte non verranno più rialzate. I ristoratori hanno dovuto assumersi rischi sanitari e finanziari enormi per mantenere, quando possibile, le loro attività aperte. Hanno cercato di mantenere il livello occupazionale invariato rispetto al periodo pre-Covid 19, hanno installato sistemi di ventilazione, hanno investito nella sanificazione e modificato i loro menu. Ora la sola possibilità del take away e del delivery li ha demoralizzati.

Per chi lavora nella ristorazione la situazione è peggiore. I lavoratori hanno affrontato il pericolo di essere contagiati, hanno visto i loro posti di lavoro messi in discussione e non hanno ricevuto nessun tipo di indennità. Queste persone hanno bisogno di essere aiutate, non c’è altra soluzione.

Che cosa fare? Cassa integrazione fino alla ripresa del turismo, decontribuzione per il 2021, abbassamento dell’aliquota iva al 4% per l’anno prossimo, sgravi per gli affitti e aiuti economici mirati. Finora si è fatto troppo poco. L’attesa per i ristoratori e per i lavoratori della ristorazione è frustrante, genera ansia, paura per il futuro. Salvare i ristoranti significa salvare il turismo, la produzione agricola, la socialità. Significa dare speranza. Abbiamo poco tempo davanti a noi per non gettare il Paese nella disperazione. Non possiamo permetterci di aspettare ancora: salviamo i ristoranti.

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Written by Monica Viani

Vivo a Milano, frequento librerie, musei, cinema, teatri e ...ristoranti! Laureata in filosofia, ex insegnante di materie umanistiche nei licei classici e scientifici milanesi, sono approdata nel 1998 al giornalismo enogastronomico. Dopo aver coordinato diverse riviste tecniche, aver dato vita a una collana e curato diversi libri, nel 2017 ho deciso con Alessandra Cioccarelli di fondare il blog Famelici, un blog "di frontiera", dove declinare il cibo in mille modi. Io e Ale scriviamo di cibo, rimandando a Marx, a Freud, a Nietzsche, ai futuristi, perché crediamo che il cibo sia cultura. Perché lo facciamo? Per dimostrare che si può parlare di food rifuggendo dalle banalità. Stay hungry, stay foolish!

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